lunedì 24 ottobre 2011

[MERDA D'ARTISTA] Lollipop - Popstars


La rubrica Merda d'Artista fa proseliti: scrive Valentina Polinori.

Leggendo il titolo forse avrete pensato che avremmo parlato della canzone di Millie Small “My boy Lollipop”, vera chicca dei favolosi anni ’60.

E invece no,cari miei, qui si parla di merda vera, niente vintage di classe.
Cinque sgallettate, accuratamente selezionate tra milioni di aspiranti, più o meno sgallettate, lamentose e sculettanti.
 Italia 1 ci deliziò con un reality/talent show che quotidianamente seguiva le peripezie delle giovini  sotto gli occhi vigili di una dotta giuria di livello (vi dico solo che tra i membri spiccava Daniele Bossari).
Il tentativo era di creare le Spice Italiane.
Il risultato finale, fu come previsto, deludente e poco duraturo, il  girl group  vede la luce nel 2001 e cade nell’oblio nel 2004 (fatevi un po’ due conti).
Le ragazze sono fresche e piacenti, la voce non è che un dettaglio.
Ce n’è per tutti i gusti,un po’ come le barbie.
C’è la bambina (Marcella), l’elegante (Roberta), la bella (Marta),la simpatica (Veronica),e l’esotica (Dominique, nata a Bruxelles).
Il loro primo album  “Popstars” prende il nome dal programma TV ed esce nel 2001, prodotto dalla Warner si compone di 11 tracce, tra originali e cover, tutto rigorosamente in inglese che fa più fico.
Devo dire che alla fine del programma gli volevi pure bene a queste ragazzette.
Io da brava sfigata, alle medie, avevo anche imparato il balletto della loro prima hit “Down Down Down” (tutti testi pregni di significati ontologici).
Seguirono “Don’t Leave me now” e “When the rain” ( accompagnato da un video girato a Courmaieur, sotto la neve, molto Ciobar).
Arrivò poi l’esperienza Sanremese nel 2002 e lì casca l’asino, se  già non eravamo abbastanza in basso,(qualcuno mi aiuti a dire pessima) con la pessima esibizione del singolo “Batte Forte”, davvero da far rabbrividire.
Forse il mix balletto + ansia da prestazione ha giocato un brutto tiro.
Il pezzo già di suo è deboluccio, però ascoltando il live c’è davvero chiedersi a chi appartengano le voci nei CD.

Dopo aver inciso un brano per la colonna sonora del libro della giungla 2 ed averci riprovato con il cd Together,  il gruppo si scioglie.

Le cinque prendono strade diverse.
Dominique partecipa nel 2006 all’edizione francese di Star Academy e arriva terza, guadagnando un po’ di fama d’oltralpe, almeno.
Le altre bazzicano internet, con vari myspace e piccole comparsate tv, un po’ come tutte quelle meteore che vivono sperando di essere riconosciute per strada.
Un appello a tutti voi, non dimenticatele.
Se vi capita di incontrarle al supermercato o in pizzeria chiedetegli l’autografo, le farete felici.

Valentina Polinori 




giovedì 20 ottobre 2011

[MERDA D’ARTISTA] Gazosa –Gazosa (2001)


Premessa:un giorno mentre stavo risistemando la mia collezione di cd i miei occhi si sono posati su questa meraviglia: il cd dei Gazosa. Con mia grande sorpresa mi sono resa conto che non era taroccato ma originale, intonso, imbustato, integro. Com’era possibile tutto ciò?
La mia curiosità e la mia morbosa ossessione per tutto ciò che sia trash ha avuto la meglio, così l’ho aperto e l’ho ascoltato.
I Gazosa erano un gruppo di marmocchi superdotati che erano usciti qualche tempo fa con delle canzoni indimenticabili, come la super hit www mi piaci tu (adesso non fate finta di non ricordarla, suvvia), diventata la canzone degli spot della vecchia Omnitel con la pre-Belen di allora, Megan Gale e sono stati prodotti da Caterina Caselli per l’etichetta Sugar.
Al loro esordio l’età media dei componenti si aggirava sui quattordici anni, hanno partecipato a varie trasmissioni televisive come Bravo Bravissimo! e Carramba che fortuna! (non scherzo), ma il vero successo di pubblico è arrivato con la presentazione al festival di Sanremo del brano Stai con me (forever) presente in questo cd, loro album d’esordio.
Il cd presenta brani sia in italiano che inglese (un inglese un po’ lamentoso a dirla tutta) e cover di brani famosi come Song 2 dei Blur, Nobody’s wife di Anouk e Gimme some lovin’, più o meno riuscite.
Già il fatto di essere di marmocchi superdotati li rende antipatici a chiunque, ma giuro l’album è veramente una cosa brutterrima.
Mi rendo conto che non avrei mai dovuto aprirlo.
La bella notizia è che si sono sciolti nel 2003.

Non preoccupatevi però: ve lo masterizzo.



vi regalo questa chicca: il  video solista della cantante Jessica Morlacchi


(per tutte le casalinghe vogliose che leggeranno questo blog: nel video c'è Simone Ruggiati, chef di Cuochi e fiamme)


mercoledì 12 ottobre 2011

The Zen Circus – Nati per subire (2011)


“come diceva Gandhi "Vincere e vinceremo!”


Sono tornati i tre pisani Appino, Ufo e Karim, sono cresciuti, ma sempre incazzati, sia chiaro, e sempre (grazie al cielo) burloni e autoironici.
Nati per subire si presenta come la continuazione ideale di quello che era stato il loro lavoro precedente Andate tutti Affanculo, è il loro secondo album interamente in italiano, ed il primo prodotto da loro, si avvale della collaborazione di numerosi artisti : Nicola Manzan, Il Pan del Diavolo, I Ministri, Alessandro Fiori (Mariposa) per citarne alcuni.
Cosa c’è che non funziona Nel paese che sembra una scarpa ce lo sputano in faccia i tre toscanacci, che ci canzonano nel ritornello de L’AmoraleDio non esiste, lasciatelo dire” (pappappero, aggiungerei) con l’indice puntato, come facevano i bulletti a scuola, quelli che ti ricordavano a più riprese quanto tu fossi una nullità, un “nato per subire”. 
C’è poco da scherzare, qui, La democrazia semplicemente non funziona,  il “fatevi fottere” di Giorgio Canali ci riporta alla consapevolezza della nostra piccolezza, che per quanto il nostro ego sia da difendere siamo comunque soli (Il mattino ha l’oro in bocca) e che la maturità ci sfiora solo anagraficamente, siamo rimasti dei “vecchi senza esperienza”.
Il “Ragazzo eroe” è l’ennesimo disilluso: “ti han preso in giro con questo De Andrè, tu sai che dal letame nasce niente”.

Come direbbero loro, “L’inferno non esiste,ma assomiglia a  Rimini d’estate”.

Tracklist


- Nel paese che sembra una scarpa
- L’Amorale
- Nati per subire
- Atto secondo
- I qualunquisti
- La democrazia semplicemente non funziona
- Il mattino ha l’oro in bocca
- Franco
- Milanesi al mare
- Ragazzo eroe
- Cattivo pagatore + Ghost track



Brani “WO!”

Nati per subire/ I qualunquisti / La democrazia semplicemente non funziona


Voto

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martedì 4 ottobre 2011

Nobraino – NO USA! NO UK! (2010)


le dico di andare a struccarsi,mi sembra l’insegna di un bar

I Nobraino sono un gruppo romagnolo che suona insieme da tempo immemore e sono il funambolico Lorenzo Kruger (cantante), Nestor Fabbri (chitarre), Bartok (basso), il Vix (batteria),Barbatosta (trombe). Hanno un fare (e un vestire) retrò, teatrale, unito a un temperamento rock- folk e tanta tanta ironia.
Da poco è finito il loro tour, li ho visti in zona cesarini, all’ultima data all’Angelo Mai (vedi  QUI) e ancora sono gasata dal loro show. Si sono aggiudicati da poco il premio PIMI al Supersound di Faenza e il premio XL di Repubblica come miglior gruppo italiano.
Prodotto insieme a quel geniaccio di Giorgio Canali, NO USA! NO UK! è un album che sa di retrò, e allo stesso tempo duro e senza fronzoli, Kruger canta con una voce profonda e con un savoir faire come pochi “se il narcisismo fosse un handicap, qui tutti avrebbero il parcheggio assicurato anche in città” in Narcisisti misti , e sembra descrivere perfettamente l’andazzo generale dell’ambiente artistico attuale.
In Titti di più e Troppo romantica si parla di donne di temperamento opposto : una, Titti, che vive sulle spalle dei suoi amanti di turno, e l’altra, un’illusa, che si uccide per amore.“sei droga autentica” è la donna descritta nella divertente Bifolco.
L’ironia e il cinismo di Chi me l’ha fatto fare, strappa una risata, il motivo danzereccio di In ogni caserma ti fa saltellare come un’idiota, fino a  Ballata stocastica, pacata, amara (con bestemmione annesso) che chiude un album ottimo, cantata insieme a Giorgio “fatevi fottere” Canali.

Tracklist

-         Grand Hotel
-         Narcisisti misti
-         La giaccia di Ernesto
-         Titti di più
-         Western bossa
-         Bifolco
-         L’onesta monarchia di Re Luigi Filippo
-         Succhiami il cuore
-         Chi me l’ha fatto fare
-         In ogni caserma
-         Troppo romantica
-         La signora Guardalmar
-         Ballata stocastica



Brani “WO!”
Narcisisti misti/ Bifolco/Troppo romantica

Voto
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